Lucas e la danza | Sport for All

Dal quartiere al grande palcoscenico

Lucas ha 8 anni, i suoi occhi grandi esprimono tanta dolcezza. Timido in prima battuta, si lascia andare quasi subito quando si trova a suo agio in una situazione. Che sia il campo da calcio o, meglio ancora, la sala da danza. Figlio di un pescivendolo e di una casalinga, Lucas è nato al “tondicello” e vive nella zona del Fortino, storico monumento catanese che si erge in uno dei quartieri più fragili della città. Ha un fratellino di 3 anni, una sorella di 14 anni e una un po’ più grande che aspetta un bambino. A breve, dunque, diventerà un piccolo zio.

Non gli piace studiare – eccezion fatta per la matematica. Lucas, infatti, ha l’anima dell’artista. Al Centro di Prossimità di San Cristoforo gestito in simbiosi da Spazio 47 – Hub di Prossimità della Fondazione Èbbene – e Fondazione Stella Polare si presenta, puntuale, ogni pomeriggio. Lì, insieme agli operatori e alle operatrici fa i compiti. Prima il dovere e poi il piacere, si sa. Come tutti i bimbi, poi, gioca a calcio. Ma da poco, Lucas, grazie al programma Sport for All introdotto da Fondazione Milan, ha scoperto delle nuove passioni, come l’arte e la danza.

«Mi piace colorare e fare i disegni perché posso esprimere liberamente quello che sento dentro», racconta dopo la lezione, quando ci fermiamo a scambiare quattro chiacchiere con lui. E la stessa sensazione la prova quando balla. Oggi, per la prima volta, è entrato timidamente nella sala dove si svolge la lezione. È rimasto un po’ a guardare, poi si è tolto le scarpe per conquistare quel grande tappeto giallo dove le bambine stavano svolgendo la lezione insieme a Silvia, l’operatrice che cura le lezioni. «Mi sono divertito», dice alla fine, come se neanche lui se lo aspettasse davvero.

Cosa vuole diventare da grande? «Il poliziotto o quello che spegne il fuoco», risponde di getto «ma anche, perché no, l’artista».

La maestra di danza, alla prima lezione, gli ha dato un bel 10 e un batti cinque per incoraggiarlo a proseguire questo percorso e, magari, arrivare a ballare sul palcoscenico davanti a un vero pubblico. «Sarei emozionatissimo se potessi esibirmi sotto i riflettori. Mi immagino vestito elegante e ballare con tutti che mi guardano e con le fan che mi aspettano come una vera star».

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