La scoperta di Gioele | Sport for All

La soddisfazione di stringere la coppa

Alla domanda cosa vuoi fare da grande, Gioele non ha dubbi: «sistemare motori». Sì, perché forse ciò che contribuisce alla sua idea di futuro c’è l’immagine del nonno che “sistema le macchine”, oppure quelle volte in cui da piccolino correva tra le viuzze del quartiere di San Cristoforo e si rifugiava nell’officina del meccanico Salvo.

Faccia sporca di nero, guanti quasi sempre strappati tanto era il lavoro da fare. Ed è così che Gioele ha coltivato la voglia di diventare un Grande lavoratore, di quelli che l’officina non la lasciano nemmeno per un po’ fino a quando tutto il lavoro è stato smaltito.

Ma i sogni di un ragazzo di quindici anni sono fatti anche di passioni e di un desiderio che si risveglia quando si scende in campo. «Da quando faccio parte della squadra di Sport for All è tutto molto più bello, perché trascorrere del tempo con i miei compagni mi mette un’energia indescrivibile».

Da dove nasce il desiderio di frequentare un laboratorio di calcio? «Ho sempre in mente le volte in cui, sin da piccolino, io e la mia famiglia ci riunivamo per vedere le partite di calcio. Mi piaceva tantissimo guardare come tutti i giocatori fossero affiatati e di come servisse davvero costruire un gioco di squadra per vincere. Ѐ questa la parte del calcio che più preferisco: stare insieme ai compagni di avventura, di gioco, di squadra».

Sport for All in una parola? Impossibile! Servono molte più frasi per descriverlo: emozionante, una scoperta, energia e vitalità! Insomma, Sport for All “fa rumore”. I motori nell’officina di vita di Gioele si sono accessi e lui ha tutta la voglia di “mettere insieme i pezzi” di un percorso di crescita e inclusione che sta vivendo, nel cuore di San Cristoforo in quel campetto che tocca il cielo.

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