Lo sport insegna e trasmette valori fondamentali come quelli dell’inclusione, del lavoro di squadra, del “poter contare” sul compagno di gioco. In campo certo, ma anche e forse soprattutto nella vita.

Lo sappiamo bene, ma nonostante ciò, non smettiamo mai di stupirci, di emozionarci, quando vediamo con i nostri occhi quanto questa lezione sia fondamentale nella vita dei nostri bambini.

Samrani Oussama è un ragazzino marocchino, sordo, che qualche mese fa, timidamente, ha deciso di partecipare alle attività di Sport for All. Non sapeva dove questa scelta lo avrebbe condotto, quali porte gli avrebbe aperto, se sarebbe stata una sconfitta o una grande vittoria.

Ha partecipato a qualche partita di calcio, ma è quando sono iniziate le lezioni di Judo che Samrani ha scoperto la sua vera passione, quella che gli fa battere il cuore, che ogni giorno lo spinge a finire i compiti in tempo, indossare la tuta sportiva e scendere in campo per confrontarsi con sé stesso e con gli altri.

Non è solo una questione fisica, anzi. L’allenamento parte soprattutto dalla testa, come ripete spesso l’insegnante di arti marziali. E Samrani lo sa bene, forse più degli altri. Perché lui, con la sua disabilità, è riuscito a integrarsi molto bene all’interno del gruppo, scoprendo, anzi riscoprendo, il bello di stare con gli altri, di condividere, di dare il proprio contributo all’interno del gruppo.

È molto seguito dalla sua famiglia, insieme al fratello. All’inizio di questo percorso i genitori erano titubanti su questa sfida che Samrani ha scelto di affrontare. Ma sono bastate poche settimane per capire che è stata la scelta giusta, che il ragazzino è stato accolto con tranquillità all’interno del gruppo, dove ha trovato anche degli amici. E che, sul podio del suo percorso personale e di crescita, Samrani ha già ottenuto il posto più alto.

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