L’esperienza entusiasmante di Francesco | Sport for All

“Questi ragazzi non aspettano altro che venire a PlayMore! per giocare insieme”

Questo è il terzo anno da quando ho iniziato a “lavorare” per questo meraviglioso progetto, inizialmente con un’ora sul calcio integrato, poi sono diventate due ed infine si sono aggiunti a ruota multisport e scherma!

Non saprei davvero da dove cominciare per descrivere quanto io sia entusiasta di poter far parte di Sport for All; potrei raccontare un milione di episodi, ma l’aspetto più emblematico che credo riassuma al meglio la mia esperienza in questo progetto, sia non vedere l’ora di iniziare la settimana il lunedì, con i ragazzi del calcio e chiuderla con il multisport, la scherma e il gruppo di calcio del venerdì! Questa è per me una delle soddisfazioni più grandi che ci siano!

Il rapporto che si è creato in questi anni con ognuno dei ragazzi meriterebbe un racconto a parte!

La cosa che più mi impressiona e ogni volta mi fa letteralmente uscire con il sorriso stampato addosso, è che questi ragazzi non aspettano altro se non quel momento in cui possono finalmente venire a PlayMore! per giocare insieme.

Può sembrare una banalità, ma vi assicuro che questo loro entusiasmo, questo desiderio contagioso genera in me una sensazione indescrivibile ma che ha una semplice e naturale conseguenza: mi riempie il cuore di gioia!

In questi anni ho avuto la fortuna piano piano di essere sempre più a contatto con ciascuno dei ragazzi e adesso è come se ci conoscessimo da una vita! Con i ragazzi del calcio integrato ogni allenamento sembra il prepartita della finale dei mondiali, con il gruppo del multisport in ogni lezione succede costantemente qualcosa di nuovo e ogni bimbo piano piano si fa conoscere sempre di più, sulla scherma seguo nello specifico due campioni in carrozzina entrambi tetraplegici e i nostri duelli sembrano quelli di pirati dei caraibi!

Insomma, penso risulti evidente quanto questo progetto sia incredibile e offra a questi ragazzi la possibilità di mettersi in gioco senza paura e soprattutto senza limiti.

Concludo quanto ho scritto, invitando chiunque leggerà questo racconto a partecipare anche solo ad una di queste attività, perché leggere aiuta ed è vitale per conoscere e sapere di cosa si tratta, ma l’unico modo per farne esperienza è provarlo sul campo, stare a contatto con loro, conoscerli e giocarci assieme!

Dopo questi anni di lavoro insieme ai bambini e ai ragazzi sono sempre più convinto che siano loro ad insegnare a me e non io a loro!

In questi anni di lavoro nei corsi Sport for All ho capito che non esistono dis-abilità (senza abilità), ma tanti bambini con abilità differenti che, se messe a disposizione del gruppo, generano un patrimonio immenso di esperienze, conoscenze e competenze.