Davide racconta “My Dream” – Sport for Change

Un progetto sfidante che aiuta sempre più ragazze a superare le difficoltà che incontrano nella vita di tutti i giorni.

È trascorso poco più di un anno da quando Alice For Children è stata dichiarata vincitrice del contest “From Milan to the World” e Davide, che ha coordinato le attività sul posto nel primo periodo, ci ha voluto raccontare la sua esperienza.

“My Dream è un progetto sfidante che ha permesso di collegare diverse realtà all’interno della baraccopoli, unendo scuole e ragazze che non si conoscevano. Ci ha dato la possibilità di ampliare il campo d’azione, raggiungendo altre aree della baraccopoli. Abbiamo stretto partnership con istituti con cui non avevamo mai collaborato prima e vogliamo continuare a portare avanti altre attività con tutte queste scuole.

Grazie a Fondazione Milan siamo riusciti a far crescere il progetto e tutte le persone coinvolte. Il supporto che abbiamo ricevuto ha conquistato tutti, dalle ragazze beneficiarie, agli insegnanti e gli allenatori che hanno accolto con entusiasmo tutte le nuove proposte.

A novembre 2022 è venuta a trovarci una delegazione dall’Italia, tra cui Benedetto, Fundraiser di Fondazione Milan che ha portato diversi premi per le ragazze. In quell’occasione, infatti, è stato organizzato un torneo di calcio in cui si sono sfidate le squadre del progetto My Dream.

Per me è stato un momento molto emozionante e credo sia stato lo stesso anche per le ragazze che non vedono l’ora di partecipare ad altri tornei. La presenza della fondazione rossonera ha dato loro la possibilità di percepire il lavoro che c’è dietro a tutto questo.

Il valore di questo progetto è quello di permettere alle ragazze di stare insieme, con i loro sostenitori e tifosi, giocando in un piccolo stadio che si affaccia sulla discarica di Dandora.”

Parlando del lavoro svolto da Davide e il team per portare avanti il progetto, racconta:

“Mettere in piedi questo progetto nelle baraccopoli è stata una sfida. C’è voluto un po’ di tempo per far capire ai collaboratori in loco la serietà e l’importanza che attribuiamo a questo progetto; non è stato facile costruire il campo, gli spalti e gli spogliatoi. Ci sono state delle difficoltà iniziali ma le abbiamo superate bene.

Ho potuto interagire con persone e realtà che non conoscevo proponendo attività diverse da quelle che solitamente portiamo avanti ad Alice Village. Abbiamo dovuto costruire relazioni, organizzare i tempi di lavoro e definire gli obiettivi da raggiungere. Ora sono felice di affermare che il progetto ha raggiunto la sua stabilità e c’è la possibilità di espandere il numero delle scuole coinvolte per aiutare sempre più ragazze e bambine a superare le difficoltà che incontrano nella vita di tutti i giorni.

È stata una bellissima esperienza che mi ha permesso di crescere sia a livello professionale che personale. Negli ultimi tre anni Nairobi è stata la mia casa e con le ragazze abbiamo potuto creare un legame molto stretto, sono cresciute molto e credo che il progetto abbia avuto un impatto molto forte su di loro.

Ho lavorato affinché il progetto possa avere una stabilità nei prossimi anni e non posso che ringraziare Fondazione Milan per questa opportunità.”