Fondazione Milan in the Community: “Le regole” con G. Zambrotta e F. Rizza

Le testimonianze di Federica Rizza e Gianluca Zambrotta davanti agli studenti della Scuola Media "M. Buonarroti" di Olgiate Comasco

La regola aiuta a crescere (e a vincere). È stato questo il tema al centro del nuovo incontro che fa parte del programma “Fondazione Milan in the Community“. Protagonisti del quarto appuntamento dell’iniziativa promossa da Fondazione Milan e VITA sono stati gli oltre 350 studenti della Scuola Media “U. Saba” di Olgiate Comasco, in provincia di Como, che questa mattina hanno ascoltato le testimonianze di due ospiti speciali: il difensore della Prima Squadra femminile rossonera Federica Rizza e la gloria Gianluca Zambrotta.

La platea all’interno della palestra comunale di Olgiate Comasco ha ascoltato attentamente le parole dei due ospiti “rossoneri” che hanno risposto prima alle sollecitazioni del moderatore e poi alle curiosità e alle domande dei ragazzi, frutto del lavoro fatto con gli insegnanti nel corso delle scorse settimane.

Il dibattito ha permesso di sviluppare in maniera approfondita il tema proposto, offrendo molti spunti di riflessione per gli studenti, parlando dell’importanza delle regole a scuola, nella vita e nello sport.

Federica Rizza si è soffermata sul rispetto delle regole come forma di responsabilità: “Dobbiamo certamente rispettare le regole in prima persona, ma dobbiamo anche farle rispettare. Se qualcuno dei nostri compagni esce dagli schemi possiamo essere noi ad aiutarlo a capire che sta sbagliando. Questo è anche nostro compito, non solo degli educatori, degli insegnanti o degli allenatori“. Rizza ha anche aggiunto che “le regole non sono sempre facili da capire, a volte ci possono apparire come delle limitazioni. Se ci fermiamo, però, pochi minuti a riflettere capiamo che servono a crescere come persone e come sportivi migliori“.

Gianluca Zambrotta ha toccato anche il tema del sacrificio: “Rispettare le regole vuol dire anche fare dei sacrifici. Quando, però, si raggiungono gli obiettivi prefissati la soddisfazione è ancora maggiore. Sicuramente si possono fare degli errori nella propria carriera scolastica, così come in quella sportiva, è importante però imparare da questi per migliorarsi. Chi non sbaglia mai non vuol dire che sia perfetto, ma forse che non agisce per paura di sbagliare“.