Nel nostro Paese sono poche le persone con disabilità che si avvicinano allo sport, sia in ambiente scolastico che extrascolastico. L’offerta sportiva a loro dedicata risulta estremamente limitata, sia in termini quantitativi che qualitativi; le strutture sono spesso inadatte, il personale non adeguatamente formato e, in generale, vi è una diffusa indifferenza circa il ruolo che lo sport può ricoprire nel miglioramento delle patologie e, soprattutto, sui benefici educativi e sociali che derivano dalla pratica di sport integrato.

Il progetto mira a promuovere la cultura dell’inclusione attraverso la pratica sportiva, in particolare del rugby, con l’obiettivo di creare delle squadre miste composte da persone con disabilità e no.

Per Fondazione IRPEA e Fondazione Milan, è centrale il supporto al cambiamento culturale nella rappresentazione delle persone con disabilità, attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità. La pratica sportiva è fondamentale per favorire un sistema di relazioni soddisfacenti nei riguardi di persone che presentano difficoltà nella propria autonomia personale e sociale, in modo che esse possano sentirsi parte di comunità e di contesti relazionali dove poter agire, scegliere, giocare e vedere riconosciuto il proprio ruolo e la propria identità.

L’iniziativa è rivolta in maniera diretta a 15 persone con disabilità con età compresa tra i 16 e i 45 anni che frequentano i servizi di Fondazione Irpea, i servizi di integrazione dell’Ulss 6 euganea di Padova e alcuni Istituti scolastici superiori del territorio padovano.

Beneficiari indiretti sono le famiglie delle persone con disabilità coinvolte, gli studenti degli Istituti scolastici superiori del territorio, i facilitatori della squadra Padova Mixed ability Rugby, le figure educative e altri Enti che erogano servizi rivolti a persone con disabilità.