Il nuovo progetto Sport for Change di Corvetto sostiene i minori segnalati dagli enti educativi come a rischio di dispersione scolastica

IL CONTESTO

Corvetto è una zona periferica di Milano, che raccoglie al suo interno tanti minori che vivono in situazioni di disagio sociale. Questo disagio spesso parte da condizioni economiche instabili, che si vanno a sommare a situazioni familiari complesse che non permettono ai minori di essere seguiti, ascoltati e gestiti correttamente dai propri genitori. Inoltre molte famiglie sono straniere e presentano dunque difficoltà linguistiche.

In questo contesto risulta fondamentale proporre ed inserire i minori in attività extra scolatiche strutturate e ricche di spunti educativi, al fine di allontanarli da situazioni che potrebbero portarli all’abbandono scolastico precoce e all’inserimento in contesti non educativi e pericolosi.

METODOLOGIA

Sport for Change si articola in 2 appuntamenti a settimana gestiti da un tecnico, un educatore professionale e uno psicologo. Il tecnico programma e gestisce l’attività sportiva, organizzando il lavoro sul campo a seconda delle competenze e delle capacità dei ragazzi coinvolti; l’educatore affianca il tecnico nella gestione delle dinamiche di gruppo e della relazione con i singoli ragazzi; lo psicologo svolge una funzione di supervisione e approfondisce la conoscenza dei ragazzi attraverso momenti individualizzati,offrendo anche uno spazio di ascolto e orientamento per i genitori.

Oltre alle attività sportive il percorso si arricchisce di laboratori artistici e ludici, proposti in base agli interessi e ai bisogni del gruppo, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia e permettere a ciascun ragazzo di esprimere le proprie capacità e potenzialità.

È fondamentale, nell’intera attività, lo stretto lavoro di rete con i soggetti del territorio che operano a favore dei minori: le scuole medie, il comune, i servizi sociali, soggetti del privato sociale. Il lavoro si svolge in stretta collaborazione con le scuole e i soggetti che sviluppano sul territorio attività per i ragazzi nei diversi momenti della giornata.

BENEFICIARI

Per questa stagione il progetto coinvolge 14 minori dai 13 ai 16 anni.
Sono tutti di cittadinanza italiana, ma alcuni di loro hanno origini non italiane: Cina, Perù, Ecuador, Egitto. I minori sono stati segnalati dagli enti educativi come a rischio di dispersione scolastica, poiché vivono situazioni familiari difficili, in condizioni economiche precarie. Necessitano dunque di attività strutturate, poiché quasi nessuno di loro è impegnato in attività extra-scolastiche di alcun genere.

RETE TERRITORIALE

Centro di aggregazione giovanile La Casa di Sam

Centro di aggregazione giovanile Parea

Centro di aggregazione giovanile Tempo e poi

Cooperativa Martinengo – Centro di aggregazione giovanile Icaro

Associazione Nocetum · Istituto Tecnico Commerciale P. Verri

Istituto Di Istruzione superiore Oriani-Mazzini

I.T.I.S. Enrico Mattei · Istituto Comprensivo Statale Pasquale Sottocorno

Istituto Comprensivo Marcello Candia

Liceo Scientifico Statale “Albert Einstein”

Scuola tecnica ITSOS Albe Steiner

Municipio 4 e servizi Sociali – Municipio 4

C.I.O.F.S.-FP – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane

Università Cattolica del Sacro Cuore – Alta Scuola Agostino Gemelli, che da tre anni sostiene il valore scientifico della progettazione in maniera trasversale a tutti i presidi, si occupa della valutazione dell’impatto dell’attività per l’inclusione dei giovani a rischio di emarginazione sociale.