Adill è un giovane preparatore atletico con una disabilità visiva acquisita da ragazzo.

Sta allenando un amico cieco totale in un parco all’aperto, vicino alla propria abitazione, dove si muove e lo accompagna in totale autonomia e senza alcun tipo di ausilio. Ai nostri complimenti risponde: “I complimenti vanno a lui, per la fiducia che ripone in me e nel fatto che non andremo a sbattere!”. Ride. La risata di Adill è il suo biglietto da visita: sempre sorridente, propositivo, energico, Adill è un motivatore nato.

“Quando l’ho conosciuto ho pensato che sarebbe stato un tutor ideale” racconta Tristano, uno dei coordinatori di All Inclusive Sport, progetto del programma Sport for All supportato da Fondazione Milan, “perché Adill è l’incarnazione di ciò che vogliamo trasmettere ai bambini con disabilità, e cioè che alcuni limiti si possono superare e che altri possono essere compensati da risorse differenti, l’importante è affrontare le sfide con un atteggiamento positivo”.

Adill ha una passione innata per lo sport e un entusiasmo contagioso. Ha fatto un percorso sportivo nella pole dance, arrivando fino ai Campionati Mondiali, e poi ha deciso di mettersi a disposizione di altri bambini e ragazzi con disabilità perché potessero vivere il proprio sogno sportivo, come lui: ne ha affiancati tre, di cui due con disabilità visiva nell’atletica e un terzo nella scherma, conquistandosi la fiducia degli allenatori che spesso gli hanno lasciato l’intero gruppo squadra, proprio per le sue competenze da preparatore atletico e le sue capacità di motivatore.

“Il mio proposito per il futuro” ci dice “è che ogni bambino che desidera fare sport, ne abbia la possibilità. Sembra poco, però per me è veramente tantissimo”.

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